( http://www.comune.pv.it/certosadipavia/glossario.htm)
Abside: struttura architettonica a forma
di nicchia semicircolare o poligonale, sormontata da
volta a quarto di sfera detta catino o conca. Già usata
nell'architettura romana, si trova di norma nelle basiliche
paleocristiane a conclusione della navata centrale e
talvolta anche di quelle laterali.
Affresco: tecnica pittorica murale consistente
nel dipingere sull'intonaco ancora fresco. Sul muro
viene steso un primo strato di calcina scabro, arricciato
(e perciò detto "arriccio") perché possa aderirvi meglio
il secondo strato di intonaco, quello definitivo. Sull'arriccio
il pittore disegnava con carboncino le linee essenziali
della composizione, che poi ripassava a pennello con
un colore rosseggiante, detto "sinopia" (perché proveniente
da Sinope sul Mar Nero). A partire dal '400, oltre a
disegnare direttamante sul muro col carboncino, si usa
applicarvi il "carbone", un foglio grande quanto dovrà
essere l'affresco, bucherellato seguendo il disegno
che vi è stato condotto preventivamente. Mediante lo
"spolvero", ossia passandovi sopra un tampone con polvere
di carbone, questa passa attraverso i fori riportando
il disegno sul muro. Qualunque di questi due metodi
si seguisse, successivamente si stendeva sull'arriccio
uno strato di intonaco liscio calcolando l'estensione
che il pittore avrebbe potuto dipingere in una giornata
quando era ancora fresco, servendosi della sinopia sottostante
(che scompariva sotto l'ultimo intonaco) per mantenere
le proporzioni. Affinché le giunture fra le varie "giornate"
non apparissero troppo, si faceva sì che esse corrispondessero
il più possibile alle linee di contorno. Il pittore
doveva possedere une tecnica molto rapida e sicura,
tale da lasciargli prevedere il risultato finale dell'insieme
e l'esatta tonalità che avrebbe assunto il colore una
volta seccato, non essendo possibili pentimenti, ripassi,
correzioni, a meno di non disfare l'intonaco della giornata,
ricominciando da capo.
Aggettare: si dice di elementi architettonici
o scultorei sporgenti in avanti.
Alzato: in architettura è il disegno di un edificio
o di parte di esso in proiezione verticale.
Ambone: tribuna rialzata per la lettura del Vangelo.
Ambulacro: nell'architettura cristiana è uno
spazio che si svolge intorno al recinto presbiterale:
una specie di corridoio.
Anamorfosi: rappresentazione prospettica su un
piano o su una superficie curva tale che la visione
corretta dell'oggetto (come la percepiremmo nella realtà)
sia possibile solo da un punto di vista non perpendicolare
al piano stesso ma fortemente spostato, mentre, collocandosi
in posizione normale, l'immagine appare deformata.
Ancona: tavola dipinta da altare, terminata in
alto a centina o ad angolo, acuto, anche a vari scomparti
(pale).
Androne: passaggio a pian terreno che dal portone
d'ingresso conduce al cortile.
Ansa: manico ricurvo che si trova su entrambi
i lati dell'anfora; ansato è ciò che è fornito di anse.
Antifonari: raccolta di canti liturgici.
Architrave: elemento architettonico orizzontale
che può collegare fra loro due colonne o due pilastri
e sostenere le strutture sovrastanti.
Arco: struttura architettonica ad andamento curvo
verticale, costituita da conci cuneiformi disposti radialmente.
A causa di questa disposizione la forza di gravità che
preme sul concio centrale (chiave di volta o serraglia)
si divide in due forze laterali che si scaricano sulle
spalle di sostegno dell'arco. La larghezza massima è
detta corda, l'altezza massima fra la corda e la chiave
di volta è detta freccia. L'arco si dice "reale" per
distinguerlo da forme simili che, tuttavia, non adempiono
la stessa funzione statica. I tipi più comuni di arco
sono quello "a tutto sesto" e quello "a sesto acuto";
fra gli altri tipi ricordiamo l'arco "cieco", "rampante",
"depresso", "sbarrato", "inflesso", "a ferro di cavallo",
"policentrico", "mistilineo".
Attico: struttura sovrastante una costruzione,
quasi come la sua prosecuzione, ma differenziata da
essa o per caratteristiche architettoniche o perché
arretrata o perché separata da una cornice.
Balaustra: parapetto formato da una serie di
elementi uguali che sorgono da un basamento continuo
sormontato da una cimosa anch'essa continua.
Ballatoio: corridoio o passaggio a sbalzo, sporgente
dal muro che lo sostiene e adibito a disimpegno.
Basamento: la parte inferiore di un edificio
che funge da base di tutta la costruzione.
Base: la parte inferiore di una struttura architettonica,
sia in generale sia in particolare (per esempio la base
di una colonna o di un pilastro).
Basilica civile: edificio romano pubblico a pianta
rettangolare, diviso mediante colonnati in tre o cinque
navate e adibito a luogo di riunione soprattutto per
trattare gli affari.
Basilica sacra: edificio di culto, a pianta rettangolare,
diviso in tre o cinque navate, adottato dai cristiani
perché particolarmente adatto allo svolgersi del rito.
Bassorilievo (scultura a): rappresentazione condotta
su un piano di fondo con un rilievo inferiore al normale.
Bastione: opera difensiva costituita da un terrapieno
contenuto da un muro per lo più leggermente obliquo
(a scarpa) per una maggior resistenza, spesso sovrastato
da un altro tratto di muro verticale.
Battistero: edificio cristiano separato dalla
basilica ed adibito al battesimo; aveva pianta circolare
o poligonale e conteneva una vasca centrale per l'immersione
completa del battezzando nell'acqua lustrale.
Beccatello: mensola di sostegno delle travi o,
nell'architettura militare medioevale, struttura a sbalzo
a forma di archetto atta a sorreggere un ballatoio sporgente
dal muro affinché i difensori potessero dominare dall'alto
gli assalitori, facendo piombare su di essi, mediante
apposite aperture nel pavimento (caditoie) ogni tipo
di oggetti contundenti e olio bollente.
Biblia pauperum: "Bibbia dei poveri" era dettala
narrazione di fatti sacri mediante immagini dipinte
o scolpite e quindi comprensibili da parte di tutti,
anche di chi non sapeva leggere.
Bucolico: pastorale, in senso letterario, con
riferimento a composizioni poetiche o figurative i cui
protagonisti sono pastori o contadini.
Bugna: la parte sporgente, sbozzata, delle pietre
costituenti un parametro murario, detto perciò "bugnato".
Bugnato: parametro murario di pietre in vista,
dette bugne.
Bulino: strumento costituito da un'asticciola
di acciaio con punte acuta, usato per incidere disegni,
sia su metalli preziosi per nielli e ageminature, sia
su lastre di rame per riproduzioni a stampa.
Calotta: una delle due parti in cui un piano
secante divide una sfera.
Campire: rivestire con un colore uniforme uno
spazio chiaramente delimitato.
Capitello: elemento terminale della colonna di
varia forma: dorico, tuscanico, ionico, corinzio, ecc..
Cappella: piccolo ambiente religioso, isolato
o annesso a una chiesa.
Cassettonato: soffitto costituito da cassettoni.
Cassettone: riquadro incavato, ripetuto regolarmente
per tutta l'estensione del soffitto. È un motivo decorativo
nato dall'incrocio ad angolo retto delle travi di sostegno.
Usato già nell'architettura romana (con il nome di lacunar),
ebbe particolare sviluppo durante il rinascimento (accrescitivo
di "cassetto" per l'analogia della forma).
Catenaria: curva di equilibrio formata da un
filo omogeneo, flessibile e non estensibile, soggetto
soltanto al proprio peso, quando se ne fissino gli estremi.
Catino o Conca absidale: volta di raccordo fra
l'abside semicircolare della basilica paleocristiana
e la sovrastante parte rettilinea. Ha forma di quarto
di sfera.
Cattedra: seggio riservato al Pontefice o ai
Vescovi che assistono a funzioni religiose.
Cattedrale: chiesa principale nell'ambito della
diocesi, all'interno della quale è la cattedra riservata
al vescovo.
Cenobio: comunità di religiosi, monastero.
Centina: struttura provvisoria, atta a sostenere
un arco o una volta durante la costruzione.
Ceramica: impasto di argilla o altre sostanze
per farne oggetti di vario uso. Si hanno diversi tipi
di ceramica a seconda del tipo di cottura in forno.
Ceramografia: tecnica pittorica su ceramica.
Cera persa: una delle più antiche e principali
tecniche di fusione in bronzo di una statua precedentemente
formata in creta o gesso. Da quest'ultima si ricava,
o per calcatura o per colaggio o per modellatura diretta,
un prototipo in cera, armato internamente con il loto,
una miscela di polvere di terracotta (mattone) e gesso.
Con il loto si crea anche un calco esterno. Colando
entro questo calco il bronzo fuso, la cera si scioglie
lasciando il posto al bronzo stesso. Successivamente,
asportata la forma in loto, una volta raffreddato il
bronzo, il fonditore, intasati i fori di entrata e uscita,
toglie le sbavature e con vari tipi di raspe porta la
superficie a pulimento totale. Per l'ultima rifinitura
il bronzo viene normalmente patinato con acidi che possono
dare colorature diverse.
Chiaroscuro: mescolanza variamente graduata di
chiaro e di scuro e quindi passaggio dalla luce all'ombra.
Chiasma o Chiasmo: collocazione degli elementi
in corrispondenza inversa, a forma di "croce di Sant'Andrea":
ciò che è in alto a sinistra corrisponde a ciò che è
in basso a destra e ciò che è in alto a destra corrisponde
a ciò che è in basso a sinistra.
Chiastico: ciò che assume la disposizione "a
chiasma".
Chiave di volta: concio posto al vertice dell'arco
o della volta; chiude, con la sua forma a cuneo, la
serie degli altri conci disposti in curva e in taglio
ed è quindi elemento indispensabile per scaricare la
forza di gravità sui sostegni laterali. È detta anche
serraglia.
Ciborio: edicola sostenuta da quattro colonnette
e coperta da tettuccio a quattro spioventi, posta, nelle
antiche basiliche cristiane, sopra l'altar maggiore
come segno visibile del luogo più sacro. Successivamente
il termine indica una specie di tempietto posto al centro
dell'altare, entro il quale è conservata l'ostia consacrata.
Cimasa: in architettura è la cornice superiore
della trabeazione: In pittura è la parte cuspidale di
una tavola.
Classicismo: ripresa o imitazione dello stile
classico sia nel complesso, sia nei particolari.
Classico: ciò che è stato realizzato in età classica.
Propriamente "classico" è il periodo di massima fioritura
della cultura greca fra il V e il IV secolo a.C.; per
estensione però si chiama classica, oltre a quella greca,
anche l'età romana.
Clipeo: disco metallico che si appendeva nei
templi come ex voto e divenne poi motivo ornamentale.
Collarino: sottile membrana circolare posta al
termine della colonna come elemento di raccordo fra
il fusto e il capitello.
Colonna: elemento architettonico verticale a
sezione circolare posto a sostegno di archi o architravi.
Il fusto della colonna ha quasi sempre una base e un
capitello ed è rastremato. Può essere liscio oppure
scanalato e rudentato.
Concio: pietra lavorata ("acconciata") per adempiere
a funzioni strutturali.
Confraternita: associazione di fedeli costituita
con scopi di pietà e di carità. In età medievale e rinascimentale
le confraternite erano molto numerose e talvolta potenti.
Oggi ne resta solo qualcuna, come, in Toscana, la "Misericordia"
per l'assistenza ai malati.
Contrafforte: elemento architettonico di rinforzo,
funzionale ad assorbire e scaricare la spinta proveniente
per lo più dalle volte interne di un edificio, tipico
perciò della tecnica edilizia romanica e gotica.
Contrappunto: termine proprio della musica medievale
che poneva nota contro nota e quindi melodia contro
melodia, in un rapporto complesso in cui ciascuna di
esse ha fisionomia autonoma chiaramente individuata
e, al tempo stesso, si coordina all'altra o alle altre.
Conversi: fratelli laici di una comunità monastica
- Persone che passavano a professioni monastiche in
età adulta.
Corali Miniati: codici o libri liturgici di piccolo
formato.
Cornucopia: corno riempito di frutti e ornato
d'erbe e fiori, simbolo mitico dell'abbondanza; trae
origine da un corno della Capra Amantea, nutrice di
Giove.
Coro: spazio retrostante l'altar maggiore, corrispondente
all'abside o alla tribuna, riservato ad accogliere i
cantori.
Corpo (colore a): tecnica pittorica che consiste
nel distribuire i colori per impasti spessi, corposi,
invece che a "velature".
Correzioni ottiche: artifici tendenti a correggere
l'ottica naturale facendo sì che spazi o volumi architettonici
appaiano parzialmente diversi da come li vediamo.
Costolone: elemento portante di una volta o di
una cupola, aggettante all'intradosso come se ne fosse
l'ossatura. È tipico delle volte a crociera di età romanica
e gotica.
Croce greca (pianta a): pianta di edifici religiosi
cristiani, formata da due bracci di uguale lunghezza
al centro.
Croce latina (pianta a): pianta di edifici religiosi
cristiani a forma di croce, in cui il braccio longitudinale
è più lungo di quello trasversale (transetto). Se questo
si dispone al termine del primo, è detta a croce commissa;
se invece lo taglia a circa due terzi della lunghezza
è detta a croce immissa.
Crociera: è detta "a crociera" la volta formata
dall'intersezione di due volte a botte. Se è sottesa
da due costoloni incrociati in diagonale che sostengono
e scaricano i pesi in quattro angoli, si chiama "crociera
costolonata". Crociera è anche la struttura architettonica
formata dall'incrocio di due bracci.
Cupola: copertura architettonica, curvilinea
verticalmente e orizzontalmente, ottenuta dalla rotazione
di un arco di circonferenza o di parabola interno a
un asse verticale. È detta anche "cupola reale" per
distinguerla dalla "pseudocupola" che, pur avendone
l'aspetto, è costituita da filari di pietre concentrici,
progressivamente più ristretti, e non ne possiede perciò
la resistenza.
Cuspidato: terminante in forma di cuspide.
Cuspide: estremità appuntita, guglia, coronamento.
Dentellatura: elemento decorativo formato da
una serie di dentelli sporgenti da una cornice, usato
in età romana e in tutti i casi di ripresa di motivi
architettonici classicheggianti.
Disegno: organizzazione razionale di più segni
in modo da ottenere la rappresentazione di un soggetto
mediante linee che lo contornano o ne indicano i tratti
interni essenziali.
Dittico: coppia di tavolette (normalmente di
avorio o di legno) congiunte a cerniere come un libro,
sulle quali appare dipinto o scolpito un soggetto.
Ductus: il modo di condurre la linea disegnando
o dipingendo.
Duomo: chiesa principale di una città, sinonimo
di cattedrale.
Esedra: ambiente romano a forma di semicerchio
fornito di sedili e aperto verso uno spazio più ampio,
adibito a luogo di ritrovo e conversazione. Per estensione
con il termine oggi si intende qualsiasi spazio architettonico
a forma di emiciclo.
Esornativo: tendente ad ornare con l'aggiunta
di particolari non indispensabili.
Estradosso: superficie esterna di un arco o di
una volta.
Euritmia: distribuzione armonica delle varie
parti di una composizione.
Falcato: curvato a forma di falce. È una parola
che si usa soprattutto per la curva tesa della linea
nell'arte gotica.
Festone: motivo ornamentale di origine classica
costituito da rami, foglie e fiori intrecciati.
Formella: scomparto geometrico di forma varia
(quadrato, rettangolare, circolare, mistilineo) per
lo più decorato con rilievi scolpiti.
Forte (pietra): varietà di pietra, di colore
tendente al marrone chiaro, tipica dell'architettura
fiorentina medievale, molto resistente alle intemperie
e perciò usata particolarmente per gli esterni.
Frontone: coronamento architettonico a forma
di triangolo o anche di arco depresso. Il frontone è
caratteristico dell'architettura classica templare e
di tutti quei periodi che si sono ispirati all'antico.
Funzionale (linea): linea che ha la funzione
di generare da sola, senza l'aggiunta del chiaroscuro,
il senso del volume.
Gattone: decorazione gotica che orna gli archi,
arrampicandovisi come "i gatti".
Gesso: miscela di solfato di calcio idrato frantumato
e acqua, utilizzata per l'imprimitura di tele o tavole
e per la preparazione di calchi o per la formatura di
modelli di statue.
Gloria: motivo iconografico, caratteristico del
XXVII secolo, costituito da una molteplicità di immagini
disposte in maniera spettacolare, tale da coinvolgere
emotivamente e meravigliare il riguardante, come un'apparizione
soprannaturale con la quale si mostri visivamente la
gloria di Dio.
Grottesca: decorazione tipica del rinascimento,
caratterizzata da libertà inventiva con la ricerca di
motivi nuovi, strani, innaturali, secondo la fantasia
dell'artista. È detta così perché ispirata alle antiche
pitture romane trovate durante gli scavi archeologici
e quindi nelle "grotte".
Guglia: elemento architettonico, a forma piramidale
molto slanciata, sovrapposto a strutture verticalistiche,
caratteristico dell'età gotica.
Icastico: ciò che ha notevole forza e immediatezza
nel comunicare i sentimenti attraverso la rappresentazione.
Iconografia: lo studio delle immagini e del loro
significato come rappresentazione di un certo soggetto,
dal punto di vista dell'evoluzione storica, dell'allegoria,
del simbolo, del mito, ecc..
Intercolunnio: spazio intercorrente tra colonna
e colonna.
Intersezione: l'incontro tra due elementi (piani,
linee, ecc.) orientati secondo direzioni differenti.
Intradosso o Imbotte: superficie esterna di un
arco o di una cupola.
Lanterna: parte terminale della cupola, in
forma di edicola, con la funzione di immettere luce
all'interno.
Lesena: semipilastro spoglio di ornamenti addossato
alla parete, spesso con funzione di sostegno.
Lobo: cornicetta arcuata che sporge dalla linea
curva di un arco, di un cerchio o di qualsiasi altra
cornice maggiore, che in tal caso è detta "lobata".
Lunetta: superficie della parete che assume forma
semicircolare perché sovrastata da una volta. Spesso
è ornata con pitture.
Mandorla: incorniciatura tondeggiante, allungata
verso l'alto e verso il basso con doppia terminazione
a sesto acuto a forma di mandorla. Ha il significato
simbolico del cielo e al suo interno vengono generalmente
rappresentati Gesù o la Madonna.
Mensola: elemento architettonico sporgente da
un muro, in cui è infisso e libero dall'altro lato,
atto a sorreggere una trave, una cornice, un ballatoio
o, addirittura una parte di edificio.
Mistilineo: disegno formato da linee ad andamento
retto e curvo.
Mosaico: tecnica consistente nell'accostamento
di tanti piccoli parallelepipedi (detti tessere), variamente
colorati, disposti in modo da formare la figurazione.
Nartece: cortile o porticato anteriore alle
Chiese romaniche e destinato ai ai catecumeni o penitenti
(classico nell'architettura Lombarda). Viene indicato
anche coi nomi di "Atrio" o anche "Pronao".
Navata: ciascuno degli spazi, diviso dagli attigui
mediante colonne o pilastri, in cui è organizzato un
organismo architettonico a sviluppo longitudinale come
la basilica cristiana.
Nicchia: cavità ricavata nello spessore del muro,
spesso a forma di semicilindro sormontato da un quarto
di sfera.
Niellatura: tecnica di incisione su metallo (oro
o argento) riempiendo i solchi prodotti dal bulino mediante
una pasta scura formata da rame rosso, argento fino,
piombo, zolfo, croceo, borace.
Obelisco: monumento commemorativo di forma
quadrangolare allungata, terminante con una punta piramidale.
Oratorio: edificio sacro di piccole dimensioni
destinato alla preghiera.
Pala (d'altare): pittura su tavola o su tela
posta sopra all'altare.
Paliotto: paramento anteriore o posteriore dell'altare
nella basilica cristiana; può essere in marmo oppure
in oro, argento, ecc..
Parasta: semipilastro addossato alla parete,
spesso con funzione di sostegno.
Peduccio: elemento architettonico a sostegno
dell'imposto di un arco o di una volta, come una mensola.
Spesso ha forma di semicapitello.
Pergamo: pulpito in muratura aggettante da una
parete.
Pianta: rappresentazione grafica in scala ridotta
e in forma di proiezione ortogonale della sezione orizzontale
di una costruzione a uno dei suoi livelli, così che
risulti chiara, in modo simbolico e schematico la distribuzione
delle pareti perimetrali e di quelle interne e quindi
la forma e la misura dei vari ambienti.
Pilastro: membratura architettonica verticale
di sostegno a pianta quadrata o poligonale.
Piliere: pilastro costituito dall'accostamento
di vari piastrini o colonne, in uso in età gotica; sinonimo
di pilastro polistilo.
Pinnacolo: elemento architettonico piramidale
e verticalistico usato in età gotica; sinonimo di guglia.
Planimetria: in architettura è il disegno simbolico
che indica bidimensionalmente la distribuzione dei vari
ambienti; sinonimo di pianta.
Poetica: complesso dei problemi relativi all'opera
d'arte e alla sua creazione, sia per quanto riguarda
il pensiero del singolo artista, sia in relazione alla
concezione dell'arte do tutta un'epoca.
Polittico: quadro medievale composto da più tavole
accostate lateralmente o per sovrapposizione.
Portale: porta esterna d'ingresso caratterizzata
da dimensioni e aspetto monumentali.
Portante: struttura architettonica che sostiene
elementi sovrastanti che scaricano su di essa il proprio
peso.
Portato: elemento architettonico sostenuto da
una struttura sottostante detta portante.
Predella: parte inferiore di un polittico medievale,
sulla quale sono raffigurate storie della vita delle
persone sacre rappresentate nella parte superiore.
Presbiterio: nella basilica cristiana è il luogo
riservato al clero.
Prospettiva: nella geometria descrittiva è la
tecnica per rappresentare immagini tridimensionali su
una superficie piana con un punto di vista e un punto
di fuga verso il quale convergono le linee in profondità.
In senso generale " prospettiva" è il nostro modo di
vedere in profondità e di rendere in due dimensioni
i volumi e lo spazio.
Pulpito: tribuna rialzata dalla quale il predicante
parla ai fedeli nella basilica cristiana.
Pulvino: elemento architettonico inserito fra
il capitello e l'imposto dell'arco.
Quadratura: prospettiva dipinta su parete fingendo
l'esistenza di elementi architettonici e di sfondi paesistici.
Reliquiario: custodia, spesso ornata riccamente
per la conservazione delle reliquie dei Santi.
Restauro: operazione di ripristino o di recupero
tendente alla conservazione dell'opera d'arte deteriorata
per invecchiamento naturale o per interventi esterni.
Rilievo: tecnica scultorea che consiste nel far
"rilevare" le immagini dal piano di fondo; a seconda
se queste sporgano più o meno, si parla di alto, medio
o basso rilievo.
Rinfianco: rinforzo di una struttura architettonica.
Rosone: finestra circolare a raggi, per lo più
riccamente decorata.
Rudentato: pilastro o colonna forniti di "rudente",
elemento decorativo a forma di sottile cilindro che
riempie talvolta la parte inferiore della scanalatura.
Sarcofago: urna di pietra, di marmo o di terracotta,
destinata ad accogliere il corpo di un defunto.
Scanalatura: solco a sezione curvilinea che percorre
verticalmente una colonna o un pilastro.
Scarpa: sostegno a piano inclinato, spesso usato
come contenitore di un terrapieno.
Semicolonna: colonna tagliata in senso verticale
e perciò a sezione semicircolare, addossata a un pilastro
o a una parete con scopo per lo più ornamentale.
Sfumato: passaggio chiaroscurale, morbido e graduale,
che, togliendo al volume rappresentato il contorno nitido,
lo inserisce nell'atmosfera circostante, facendolo vibrare
dolcemente.
Sguancio o Sguincio: termine architettonico che
indica la conformazione ad angolo ottuso (e perciò svasata)
di una porta o di una finestra.
Sottosquadro: tecnica scultorea consistente nel
creare dei vuoti dietro le figure di un rilievo in modo
da formare angoli acuti con il piano di fondo.
Stalli: ciascuno dei sedili allineati in serie
lungo le pareti di alcuni ambienti, come i cori delle
Chiese o refettori monasteriali.
Stiacciato: rilievo nel quale le figure sono
compresse sempre più dal primo piano verso il fondo,
ottenendo così, in breve spazio, il senso della profondità.
Stile: complesso delle scelte e dei mezzi espressivi:
Romanico - in voga dal IX al XIII secolo, così
chiamato perché contemporaneo all'affermazione delle
lingue "romanze", cioè derivate dal latino e formatesi
nel medioevo (italiano, spagnolo, francese, provenzale,
portoghese, ladino e romeno). In architettura si realizza
con archi tutto sesto, capitelli quadrangolari, decorazioni
a colonnine (finestre, sottotetti delle facciate....).
In pittura con affreschi e codici miniati ed in scultura
con rosoni, colici, reliquiari.
Gotico - proprio del XII secolo. Più soggettivo
e personale del romanico appare in architettura con
un linearismo stilizzato e idealizzazione della figura
umana. In pittura con tipi improntati a maggiore umanità
(vedi Giotto e contemporanei).
Rinascimentale - dei secoli XIV e XV con affermazione
delle personalità (Petrarca, Boccaccio), del valore
dell'uomo (Leonardo, Bacone), di strutture che mirano
al grandioso.
Barocco - dal 1660/1700, molto figurativo ed
in cerca di grandiosità e magnificenza. In pittura predomina
il gioco di ombre e luci, nella scultura è evidenziata
la ricchezza dei panneggi. Dallo stile barocco deriva
il "Rococò" (1700) (il nome è tratto dalla parola francese
"Rocaille" che significa conchiglia) ed è caratterizzato
da abbondanza di specchi e di dorature.
Stipite: elemento verticale architettonico posto
ai due lati di un'apertura per sostenere il sovrastante
architrave.
Strombatura: svasatura ricavata nel muro in corrispondenza
di porte o finestre per un migliore orientamento della
luce; sinonimo di strombo.
Tamburo: elemento architettonico a sviluppo
poligonale o cilindrico su cui si imposta la cupola.
Tarsia: tecnica decorativa per lo più in marmo
o in legno, consistente nell'accostamento di sezioni
di diversi colori, preventivamente tagliate e sagomate
in modo da costituire una figurazione.
Terracotta: argilla comune, ricca di impurità
ferrose, che, una volta cotta in forno, acquista un
colore rossiccio più o meno unito.
Tiburio: copertura esterna di una cupola, spesso
con forma diversa da essa, posta per lo più all'incrocio
del braccio longitudinale con quello trasversale in
edifici sacri cristiani.
Timpano: parte centrale del frontone, compreso
tra la trabeazione (che è l'architrave fregio e cornice)
e le cornici.
Tocco: pittura non distesa uniformemente, ma
eseguita con "tocchi", in punta di pennello, quindi
rapidi, vibranti, così da creare bagliori improvvisi
di luce.
Torno: finestrella con portina girevole con chiusura
integrale, per il passaggio soprattutto del cibo evitando
qualsiasi contatto col mondo esterno al monaco.
Trabeazione: membratura architettonica orizzontale
posta sopra le strutture portanti verticali per collegarle
fra loro e sostenere le parti sovrastanti.
Transenna: recinzione del presbiterio o di altre
zone riservate nella basilica cristiana, spesso in marmo,
traforata e intagliata.
Transetto: braccio che interseca trasversalmente
quello longitudinale della basilica cristiana, a metà,
a due terzi o al termine, costituendo simbolicamente
la forma di una croce, detta "greca" nel primo caso,
"latina", immissa o commissa negli altri due.
Tribuna: nella basilica cristiana è la zona soprelevata
riservata al presbiterio.
Trifora: finestra a tre aperture divise da colonnette
o pilastrini costituenti un unico motivo architettonico.
Trittico: quadro medievale composto da tre tavole
accostate lateralmente.
Trombe: archetti sovrapposti collocati nella
zona superiore dei quattro angoli di una costruzione
quadrata, progressivamente più ampi dal basso verso
l'alto fino a trasformare il quadrato in un ottagono
e costituire così l'appoggio per l'imposto della cupola.
Sono detti "trombe" perché determinano una forma svasata
come quella di una tromba.
Tutto tondo: scultura realizzata da ogni lato
e quindi libera nello spazio.
Vela: uno dei quattro spicchi della volta a crociera
o anche la superficie a volta che ricopre uno spazio
quadrato.
Vestibolo: ambiente di ingresso intermediario
fra l'esterno e l'interno, di varia forma e imponenza
conforme alle funzioni che gli vengono attribuite.
Vetrata: chiusura di una finestra con un'intelaiatura
di uno o più vetri. Nella basilica cristiana la vetrata
era costituita da un insieme di molti tasselli di vetro
variamente colorati e uniti insieme mediante filature
di piombo, disposti in modo da creare una figurazione
altamente decorativa e particolarmente suggestiva, con
il significato simbolico della trascendenza divina perché,
nella concezione medievale, luci e colori sono i soli
mezzi visibili che possono esprimere l'idea di ciò che
è invisibile, Dio.
Volta: struttura di copertura la cui superficie
è curva, che obbedisce a leggi statiche di scarico delle
forze, analoghe a quelle dell'arco reale. Si distinguono
vari tipi di volte fra le quali quella "a botte", quella
"a crociera", "a vela", "a padiglione", "a gavetta",
"a pennacchi", ecc..
Voluta: elemento decorativo architettonico costituito
da una spirale avvolte su un centro.
Ver diccionario italiano IV
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